GRANDE SUCCESSO PER LA PRESENTAZIONE DI “SCOMUNICATA” PRESSO LA EXPO DI B. MIRABELLA
IL LIBRO DELL’ESORDIENTE SCRITTRICE CATANESE, MARZIA SCALA TENUTO A BATTESIMO DA GINO ASTORINA
Grande successo per la presentazione del libro “Scomunicata”. Nella sala conferenza della manager Barbara Mirabella è stato un tripudio di emozioni per il nuovo caso editoriale del 2016. L’esordiente Marzia Scala della cittadina di Randazzo (CT) è stata lanciata nel mondo dell’editoria e da una casa editrice pisana, giovane e dinamica, ambasciatrice dell’editoria pura. MDS editore.
È stato Gino Astorina il padrino scelto dall’autrice: il poliedrico artista catanese, autore del libro “Basta che non sudi”, impegnato su molti fronti che spaziano dalla scrittura al teatro, ha così descritto il senso della parola scomunicata “Mia nonna quando voleva rivolgere un complimento a una donna, usava il termine scomunicata nella sua accezione positiva: una fimmina scomunicata era colei che andava al di là delle regole, senza infrangerle.”
Grande empatia tra l’autrice, Astorina, i giornalisti e il pubblico in sala, la stessa creatasi qualche anno fa tra Marzia e Sara Ferraioli, presidente di MDS editore. “Il legame con Marzia è nato al nostro primo scambio di mail in cui lei si proponeva come autrice della nostra rivista manidistrega.it; aspettavo i suoi articoli trepidante ed ogni volta venivo ripagata con grande soddisfazione. Così le chiesi di scrivere un’antologia di racconti.”
14 sono i racconti contenuti in Scomunicata. 14 storie con protagoniste femminili legate da un sottile fil rouge, tinto di magma dell’Etna. Già, perché le donne di Scomunicata sono quelle che si ribellano, che alzano la testa, che si pongono domande e si cercano le risposte; donne che vogliono essere indipendenti e fiere di se stesse e che si approcciano alla vita in maniera combattiva e coraggiosa. Sono donne vulcaniche che non intendono implodere ma essere rispettate in tutte le loro esplosive sfumature.
E sono donne che in qualche modo potrebbero essere Marzia Scala? Quanto c’è di autobiografico in Scomunicata? “La letteratura è un blend di fantasia e realtà ma certamente in questa raccolta ci sono storie vere con reali protagonisti; “Ogni tanto mi tocco”, “La mia amica B”, “Iraconda” e “Blasfema” rappresentano episodi e stati d’animo della mia vita che ho affrontato e vinto. Contro qualsiasi bigotta convenzione sociale” –dichiara l’autrice.
Fallaci addcted, amante di Balzac, D’annunzio e Maraini, Marzia vive tutte le emozioni non riuscendo a nasconderle: “la capacità di arrossire ancora, il principio di pubblicare non a pagamento… casi rari da prendere ad esempio e da cui imparare”. Così Gino Astorina descrive Marzia ed MDS editore, descrivendoli come rarità di passione vera, genuinità e coraggio.
Se ci fosse un messaggio da estrapolare da tutta la raccolta, per quanto l’autrice abbia dichiarato di scrivere per se stessa “…per svuotarsi e riempirsi, per scappare via e ritornare…” si tratterebbe certamente di uno stimolo all’indipendenza e alla libertà di essere ciò che si è, ciò che si vuole.
Ed è con la forza trascinante dell’autrice e del suo padrino, dell’editore e del visibile coinvolgimento di tutto lo staff della èxpo che Scomunicata apre il sipario mostrando una copertina accattivante e ineffabile che osserva con aria beffarda e mostra l’Etna al mondo dei lettori.
Sarà il caso di allacciare i caschi allora? Il viaggio nell’universo di Scomunicata si prospetta alquanto appetitoso.