Progetto Rete europea “citta’ verdi”- La Expo riceve l’incarico della segreteria organizzativa dal Comune di Catania
Di seguito il comunicato stampa:
Seminario “Interreg Greenit” – 22/23 Settembre 2014 – Il Principe Hotel, Catania
“WIMOVE” E “STREET LIGHTING” I PRINCIPALI PROGETTI DELLA RETE EUROPEA “CITTA’ VERDI”. CATANIA PARTNER DA DUE ANNI
OBIETTIVI: INCENTIVARE LE ENERGIE SOSTENIBILI, CATANIA COME AREA DI RIFERIMENTO TERRITORIALE, INCREMENTO DELLA CAPACITA’ DI ATTRAZIONE DI FINANZIAMENTI PUBBLICI E PRIVATI
Costituire una rete europea di “città verdi” per promuovere l’utilizzo di “Green It solutions” applicate ai problemi di sostenibilità ambientale, alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico dei centri urbani e alla qualità della vita dei residenti. Il seminario e la conferenza stampa convergono sugli obiettivi di progetto, considerato che il programma Interreg ha per obiettivo generale la cooperazione tra città dell’Unione Europea per il trasferimento tecnologico e la modernizzazione in attuazione della strategia europea di sostenibilità ambientale 20.20.
Il progetto GreenIt vede la partecipazione della Città di Catania all’interno di un gruppo partenariale composto da Riga City Council (capofila), Amsterdam, City of Rome, Lund University, Cluster 55, Malta Intelligent Energy Management Agency BSC, Business Support Center Ltd Kranj, Chamber of Commerce Barcelona, Manchester City Council, Regional Development Center in Częstochowa.
Con il coordinamento dell’ ufficio Politiche Comunitarie del Comune di Catania, il progetto ha raggiunto gli obiettivi prefissati identificando, tra le 140 proposte del database GREENIT, due azioni pilota, replicabili e trasferibili, che mirano a studi di fattibilità da proporre per attrarre capitali pubblici e privati per la realizzazione degli stessi mediante finanziamenti, con Catania area di riferimento territoriale.
L’azione pilota “Street Lighting”, riguarda l’illuminazione pubblica, l’ottimizzazione energetica e la riduzione delle emissioni. La contingente crisi economica può essere un’opportunità se le politiche di risparmio guardano a politiche ambientali “ecofriendly”, e questa operazione può essere facilmente replicata e trasferita in ambito territoriale.
L’azione pilota “Wimove” è orientata a definire, attraverso procedure di nuova tecnologia, monitoraggio dei flussi di traffico in ingresso e in uscita nelle città. Per Catania, ciò è particolarmente interessante per le condizioni strutturali della città, che contiene un flusso quotidiano di “city users” di oltre 750,000 abitanti, ed assume significato, oltre che per il commercio e il turismo, anche in rapporto al rischio sismico e vulcanico.
Gli studi di fattibilità, output di progetto, attengono a questa nuova concezione di sistemi intelligenti di mobilità, servizi di informazione mobile per i cittadini e turisti, reti wireless presso aeroporto, stazione e metropolitana, utilizzando collegamenti innovativi e interoperabili, tra cui l’ipotesi di car-sharing tra città e tra i poli aeroportuali di Catania e Comiso, potenzialmente uno strumento importante anche per la creazione di nuovi posti di lavoro. Il focus è dunque quello di guardare alla modernizzazione infrastrutturale in una prospettiva a medio termine, strategia coerente con il quadro infrastrutturale dell’UE, rilanciando la visione del distretto territoriale catalogato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti come “Macrosistema territoriale 7” che ingloba e mette in relazione le città di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.
Questi i presupposti del seminario “INTERREG GREENIT”, secondo quella logica di innovazione e modernizzazione fortemente voluta dal Sindaco Enzo Bianco che presiederà la conferenza stampa di lunedì 22 Settembre, ore 16.00, nella Sala “Alessi” de “Il Principe” Hotel di Catania. All’incontro con la stampa, oltre all’Assessore comunale Luigi Bosco e i Sindaci del Distretto Sud-Est, sistema territoriale Catania-Messina-Ragusa-Siracusa, vi sarà anche la compagine internazionale dei partecipanti provenienti da Riga, Amsterdam e Roma (soggetti attuatori delle politiche di trasferimento di queste buone pratiche) e prevede la partecipazione degli Ordini professionali e delle relative Fondazioni, nonché degli stakeholders più rilevanti sul territorio.